PIEVE – GOMBITELLI – TORCIGLIANO - NOCCHI
Totale Km – altitudine minima m 100 – massima 480
Tempo di percorrenza
Inizia dalla Chiesa della Pieve e raggiunge seguendo la segnaletica stradale il villaggio turistico di Peralla. Questo abitato nel XIII secolo era racchiuso dalla cerchia muraria del castello o villaggio fortificato, forse possedimento dei nobili di Montemagno, e del quale ancora oggi è visibile il rudere dell’ampia torre circolare posta circa 60 m sopra il villaggio, da non confondere con un’altra torre fatta costruire negli anni ottanta dalla nota scultrice, recentemente scomparsa, Fiore Maria De Henriquez. Riprendendo il sentiero che attraversa il piccolo borgo si prosegue attraversando Agliano e poco dopo si incontra il borgo di Buchignano. Da questo punto il sentiero inizia a salire e giunge dopo Km a Torcigliano. Questo antichissimo paese fu uno dei villaggi compresi nel piviere di Santo Stefano di Camaiore dall’anno 984, il suo nome trae origine dal prediale Tercilianus (di Tercilius) riferito al proprietario di un fondo in epoca romana. Torcigliano suggestivo e ameno villaggio fu la terra natia dei fratelli Marracci, Giovanni, Ludovico e , i prini due pittori e il terzo studioso, che raggiunsero i massini livelli nel loro campo di ricerca. Il sentiero,superato Torcigliano, sale fino a quota di m. 500 circa, quindi attraversa con un piccolo ponte il torrente lucese e ci conduce a Gombitelli, altro antico villaggio che nella sua forma originaria Cumitellio si ricorda in una carta del 988. L’abitato è particolarmente suggestivo immerso nel verde. La chiesa dedicata a San Michele fu probabilmente costruita nel XIII secolo con la stessa intitolazione della più antica che si trovava nel vicino castello. Gombitelli è anche nota isola linguistica infatti fino a poco tempo fa si parlava un dialetto gallo romano portato da popolazioni giunte a Gombitelli nel 1442 provenienti da Villa Minozzo. Il paese è noto sin dal XVII secolo anche per la produzione dei “chiodi di Gombitelli”. Attraversato il nucleo abitato si giunge dirigendoci verso ovest fino all’albergo e Ristorante Cerù da dove si scorge il mare versiliese. Si scende costeggiando il poggio dove ancora oggi sono visibili i resti della Rocca di Gombitelli, uno tra i più antichi della Versilia essendo citato in un documento del 1029. Del fortilizio restano tracce del villaggio e dei resti della rocca con i basamenti di due torri posti sulla cima dominante del colle che strapiomba a nord sul torrente lucese. La via ora prosegue scendendolungo la cosiddetta via della Rocca che conduce sulla strada comunale di Nocchi che si dovrà seguire fino al paese anche questo come Torcigliano già esistente nell’anno 984. La sua chiesa di San Pietro, ricostruita nel XIX secolo, la troviamo addirittura citata nell’anno 810. Da qui passava una via romana i cui resti furono rinvenuti nel 1956 su cui poi si innestò la via francigena o romea (vedi itinerario 1). Nocchi fu dal XVI secolo luogo prescelto delle famiglie nobili lucchesi come dimora estiva, notevole è la Villa Montecatini posta poco prima della chiesa, ma diverse sono le ville ancora esistenti. Così pure meritano attenzione i numerosi mulini e frantoi che si trovano lungo il lucese in prossimità del centro abitato. Da Nocchi il tracciato stradale da seguire e la via comunale fino al bicio con la via provinciale. Quest’ultima ci porterà dopo 300 m fino alla deviazione per la Pieve che si incontra in località Gattarella. Da qui si devono percorrere ancora 400 per raggiungere il piazzale della Pieve da dove è iniziato questo itinerario.